Come le grandi capitali europee la nostra città ospita il suo festival, ‘Fotofonia’, il 29 e 30 aprile. Il direttore artistico di alto livello è Max Casacci, produttore e uno dei fondatori dei Subsonica
REGGIO EMILIA – Con Fotografia Europea quest’anno tornano anche le serate inaugurali. La protagonista indiscussa sarà la musica elettronica. Come le grandi capitali europee Reggio Emilia ospita il suo festival, ‘Fotofonia’, che ha un direttore artistico di alto livello: il produttore e uno dei fondatori dei Subsonica Max Casacci. Ovviamente la musica elettronica si fonderà con le immagini per dare vita a due serate di grande impatto, in diversi luoghi della città.
Prima serata: venerdì 29 aprile, Piazza San Prospero
Si parte venerdì sera nella Piazza principale di Reggio con lo show ‘Sapiens Populous’ che vede protagonisti il noto geologo Mario Tozzi (foto), divulgatore scientifico, conduttore televisivo e testimonial di progetti ambientali. Con lui ci sarà ‘Populous’, al secolo, Andrea Mangia, dj, produttore e sound designer che sapientemente sceglierà risposte sonore al dibattito. Si tratta di una una sorta di live podcast, in cui tappeti sonori vengono stesi per accogliere narrazioni su energia, clima, uomini e rispondere a una domanda: perché siamo così diversi dagli altri animali?
A seguire, nella stessa piazza, con un altro accostamento spettacolare, il LIVE audio/visivo di due poliedrici artisti della scena contemporanea: Caterina Barbieri & Ruben Spini.
Seconda serata: sabato 30 aprile, Chiostri di San Pietro e Teatro Cavallerizza

Sabato sera toccherà a un altro illustre rappresentante italiano della musica elettronica sulla scena internazionale, Lorenzo Senni, portare l’avanguardia elettronica live a Reggio Emilia, stavolta all’interno del chiostro benedettino.
Da mezzanotte, la proposta musicale prosegue fino all’alba con il live di ‘Fossick Project’ al Teatro Cavallerizza. Composto dall’illustratrice Cecilia Valagussa e dalla musicista Marta Del Grandi, il duo Fossick Project nasce nel 2016 come setup per spettacoli di improvvisazione per poi evolversi con lo storytelling come elemento centrale.

Un grande inizio, dunque, a cui la Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio Emilia sta lavorando da tempo, per inaugurare la diciassettesima edizione con una festa che riaccenda la città e riporti la cultura, multidisciplinare e contemporanea, nelle piazze e negli spazi pubblici.
“Sono molto felice di poter annunciare, finalmente, dopo averlo tanto voluto, il nostro festival di musica elettronica collegato a Fotografia Europea – afferma l’Assessore alla Cultura di Reggio Emilia, Annalisa Rabitti – dopo due anni di pandemia siamo finalmente riusciti a partire. Ringrazio Max Casacci che con il suo contributo e la sua direzione creativa ci ha fornito un programma di altissimo livello. La musica elettronica mancava nella nostra città. Ci auguriamo che Reggio Emilia in quei giorni sia viva, contemporanea con questa attitudine alla ricerca: una città evoluta, presente, giovane”.
“Le artiste e gli artisti scelti per questa prima edizione si muovono in un presente di ricerca in grado di farci intravedere, oggi, alcuni riflessi del nostro domani – afferma Max Casacci – sono nomi italiani ben affermati all’estero, interpreti di quella ‘invincibile’ capacità di generare futuro, perfettamente viva tra le nostre nuove generazioni. Poiché la musica non nasce dal nulla, ma riflette inevitabilmente ideali, trasformazioni e conflitti del proprio tempo ho pensato di creare anche un dialogo speciale, in modalità unica e irripetibile, tra un musicista e uno scienziato impegnato nella battaglia per l’ambiente.”